Io amo tutto ciò che luccica. L'ho scoperto da poco, ed è stata subito dipendenza!
Anche le collane... Realizzate con le mie manine, sono di swarovski color argento.
A Roma sempre più caldo... Avevo promesso i tacchi, ma non ci penso proprio... Una volta tolte le scarpe mi ritroverei i piedi effetto lonza. Capite a me... Non è che sia proprio allettante come idea.
Così, jeans skinny Zara ( con i saldi trovate davvero degli affari unici ), canotta Tezenis, borsa Coach, occhiali Ray-Ban, sneakers Adidas Superstar, ed i miei piedi sono salvi!
Ed eccolo un altro acquisto newyorkese, ho preso anche il portafoglio abbinato. Il colore della borsa lo potete sfruttare con una infinità di diverse tonalità, ed è rifinita in ogni particolare... Davvero credetemi se vi dico che è stupenda.
Va be, vista la vostra insistenza vi racconterò la storia di queste scarpe.
Entro nel negozio con l'idea di comprare le adidas superstar bianche con la mezzaluna fucsia. Chiedo alla commessa e mi risponde che arrivano fino al 38 essendo scarpe da "ragazza", quindi mi sarei dovuta tagliare almeno le prime tre dita dei piedi per poterle indossare, così me ne consiglia un paio nere glitterate, già non ero convinta, quando poi le ho misurate... Avete presente Clara? L'amichetta di Heidi? Ecco mi sentivo così... come se dovessi imparare a stare in piedi. ORRENDE.
Poi mi dice che nell'altro negozio ne ha prese un paio argento glitterate per lei e che se mi fossero piaciute me le avrebbe ordinate.
Appena le ho viste un concerto di Enya è iniziato nella mia testa, con tanto di cornamusa e clavicembalo. Belle da morire, in saldo e sbrilluccicose. Poi il nulla... scarpe TERMINATE. Nell'arco di mezzo secondo Enya è stata letteralmente inghiottita da Lord Voldemort.
Vado via con la promessa da parte della commessa, a dir poco gentilissima, che qualora decidesse di non acquistarle mi contatterà telefonicamente.
Passo tutta la giornata su internet alla ricerca disperata delle scarpe. Prezzi troppo alti dopo averle viste scontate...
Il giorno dopo prendo coraggio e con la mia ben nota faccia da culo telefono in negozio chiedendo se la commessa avesse per caso rinunciato alle MIE scarpe.
Voi non ci crederete ma alla fine ha ceduto! Avrà pensato " questa è una pazza, meglio togliersela dalle palle ".
Alle ore 19.00 dello stesso giorno arrivo saltellando in negozio con la promessa che avrei abbracciato talmente forte la commessa da stritolarla. E' stata fortunata. Il suo turno era terminato.
A presto
Claudia
Ph. Serena Di Santo
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